martedì 30 novembre 2010

Agriturismo "L'Alloro"

Certe volte viene voglia di mangiare in mezzo al verde ed in un contesto “rustico” e “bucolico”, alla ricerca di sapori semplici ma genuini. Per queste occasioni vi segnaliamo l’agriturismo “L’alloro” di Valentano dove a darvi il benvenuto saranno fagiani, oche, tacchini, conigli e persino un capriolo, in una bella ambientazione stile casale di campagna.
Il vanto de “l’alloro”, come abbiamo appreso da una delle signore occupate in cucina, è l’assoluta genuinità dei prodotti, grazie alla quale si possono gustare piatti tipici del posto come, per i primi, fettucine ai funghi porcini e cinghiale, bighe ai porcini oppure impastate con i funghi "trombetta dei morti" e saltate in padella con i pomodori pachino (divine!), per finire allezuppe tipiche del periodo, come quelle di funghi, di fagioli e cicoria di campo, e di ceci, fino allapolenta con le spuntature ed i funghi. Da segnalare che nella bella stagione, e su ordinazione, è possibile degustare anche lumache
Ci piace precisare che i funghi sono quelli raccolti in proprio, i fagioli sono quelli dell’orto e la cicoria è quella di campo. 
A dire il vero, abbiamo aperto il pranzo con le bruschette condite con il buonissimo olio – anch’esso di produzione propria – ed i sottolii della casa; tutto molto buono. Secondi sempre nella tradizione: agnello a bujone, cinghiale pollo in salmì con le olivetrippa,carpaccio di vitellone (servito in versione "light" oppure con leggero retrogusto di affumicato) ,controfiletto bistecche. Particolarissimo, poi, il bujone di baccalà e ceciSi chiude con tozzetti e liquore all’alloro (nel vero senso della parola, cioè è proprio un liquore fatto con le foglie di alloro), e per i tradizionalisti ci sono anche i dolci della casa; e poi via, a godersi un po’ di sole ed aria nel bellissimo giardino. 
Il locale non è grandissimo per cui è meglio sempre prenotare.
Cortesia e buon servizio insieme a prezzi onesti.


menù al tavolo con prezzi: no


menù all'ingresso con prezzi: si




Agriturismo "L'alloro", Località Stradabuia, Valentano (VT), tel. 0761.453227 




lunedì 8 novembre 2010

Azienda Agricola "Villa Caviciana"

Raramente ci è capitato di incontrare un posto in cui tutto è eccellenza, tutto è al top.
A Grotte di Castro ne abbiamo trovato uno, ed è l’Azienda Villa Caviciana in cui i due proprietari (di origine tedesca) hanno realizzato il loro sogno di creare prodotti solo di altissimo livello.Posizionata su di un dolce declivio verso le sponde del lago di Bolsena, l’azienda  produce olio, vino, miele e carni pregiate applicando rigorose tecniche di agricoltura biologica. 
Il punto vendita – dotato di ampio e comodissimo parcheggio – espone il meglio della produzione; per la carne, al bancone si trova carne di maiale di razza cinta senese (antica razza tornata in auge per il sapore delle carni dovuto anche al suo allevamento praticamente allo stato brado) della quale abbiamo trovato braciolecostate e salsicce di eccellente livello; l’azienda alleva anche maiali di razza ungherese “mangalitza” dalle carni prelibate, nonché pecore di razza “zackel” e “suffolk” che donano carni gustose e prive del sapore tipico, e non sempre gradito, della pecora.
Tutto questo spiega perché sia possibile anche acquistare salumi ed insaccati decisamente particolari, come il prosciutto di cinta senese (con una larga parte di grasso che, però, è talmente buono che sembra lardo), salame misto di cinta senese e pecora, coppa gustosa e leggera, lonzino molto buono, lardo di una dolcezza inusuale. L’olio aziendale è un’altra chicca; viene prodotto un extra vergine di grande qualità ed un DOP Tusciache ha conseguito premi addirittura di livello internazionale (riconosciuto tra i 250 olii di classe del mondo). I cultivar sono quelli tipici della zona: caninese, leccino, pendolino, frantoio e moraiolo. 
Eccellente anche la produzione vinicola; due vini rossi, un bianco ed uno da dessert (aleatico) anch’essi pluripremiati nella categoria biologici. Abbiamo provato lo chardonnay “Filippo” e ci è parso attualmente il miglior bianco della zona del lago. 
Insomma, avrete capito che è un posto per intenditori e per gli amanti dell’eccellenza biologica; non a caso notissime associazioni di appassionati del mangiare e del bere di qualità organizzano visite e degustazioni nell’azienda. I prezzi, naturalmente, sono in linea con la qualità. 


aggiornamento di settembre 2011: purtroppo, dopo vari tentativi andati a vuoto, abbiamo scoperto che non c'è più l'orario di vendita diretta, per cui è sempre necessario telefonare e concordare.



Azienda Agricola Villa Caviciana, Località Tojena Caviciana, Grotte di Castro (VT), tel. 0763.798212



giovedì 30 settembre 2010

Ristorante "L'Oasi del Pescatore"

Se si volesse immaginare un posto ideale per mangiare squisitamente il pesce di lago, tutti penseremmo certamente ad una bella capanna di pescatori sulla riva del lago, tra barche, reti e falò.
Non siamo in grado, purtroppo, di darvi questa indicazione, ma possiamo segnalarvi un ristorante che è nato proprio come “evoluzione” di un ritrovo di pescatori dove si cucinava il pesce appena pescato.
Si tratta dell’Oasi del Pescatore, che troverete sul lungolago di Gradoli in una posizione incantevole che, nella bella stagione – quando è possibile stare all’aperto con i tavolini quasi dentro l’acqua – regala di sera scorci indimenticabili con giochi di luce tra i raggi della luna ed i riflessi dei paesi illuminati; di giorno lo scenario è altrettanto incantevole tra l’azzurro dell’acqua, il profilo dell’isola Bisentina ed il rilassante verde che circonda il ristorante.
Il locale, come scoprirete leggendo il menù, si vanta della sua genesi di capannina di pesca, richiamando la propria cucina ai sapori genuini e semplici.
A tavola, come è intuibile, il pesce di lago, e specialmente il coregone, la fa da padrone. Ecco che lo troviamo negli antipasti (coregone marinato, ottimo ma un po’ caro), tra i primi (tagliolini coregone pistacchio e pepe rosa, oppure zuppa di coregone e farro) e nell’immancabile secondo al forno o alla griglia.
Tra i primi ci sono anche quelli di mare, come di mare sono anche alcuni secondi, però noi vi invitiamo a destare attenzione soprattutto alla frittura di lago che abbiamo trovato veramente portentosa: lattarini e piccolissimi gamberetti rossi preparati a regola d’arte come si addice ad una ex capanna di pescatori, un vero must del locale.
La quantità della porzione è notevole, per cui consigliamo di tenerne conto al momento di scegliere le pietanze. Comunque, un po’ di spazio andrebbe certamente lasciato per i fagioli del Purgatorio, piatto tipico di Gradoli.
Il menù, discretamente vario, contiene anche una piccola carta dei vini. Il servizio è cordiale e rapido, il prezzo accettabile.
Come per ogni locale di successo, consigliamo di prenotare.

Menù al tavolo con prezzi: si
 

  Attenzione! Il locale è aperto solo nella stagione estiva e chiude ai primi di novembre. 

Aggiornamento Maggio 2013: Fermi tutti! Non è più così, ora ci si delizia tutto l'anno!




  Ristorante "L'oasi del pescatore", Località Grottalta (lungolago), Gradoli (VT),  tel. 0761.456286 
 cell.3493664883




giovedì 15 luglio 2010

Caseificio "Spadi Enzo"

Questa volta parliamo di un caseificio che si trova a Roccastrada, un piccolo paese toscano a metà strada tra le città di Siena e Grosseto.
E che c’entra, vi chiederete, un caseificio della maremma toscana in questo blog? 
C’entra, c’entra. Infatti il Caseficio Spadi Enzo produce i formaggi in terra di maremma, ma li porta ad affinare e/o a stagionare nella grotta di proprietà a Valentano dove c’è pure, e questo è il bello, un punto vendita. 
Ovviamente si troverà tutta la produzione aziendale (compresi adesso i formaggi freschi tipo ricotta e mozzarella), e la scelta è comunque molto ampia perché l’azienda Spadi porta in grotta non solo i formaggi da stagionare, ma anche quelli che vi devono trascorrere solo qualche giorno di affinamento come le caciotte.
I formaggi che stanno molto in grotta (4 mesi) sono, appunto, “Il Grotta”, pecorino dal sapore molto deciso, ed il Pecorino Toscano DOP Stagionato. Non manca, poi, il classico Cenerino che stagiona sotto la cenere, quello che viene fatto stagionare nella paglia (Paglia e Fieno) e quello che viene fatto stagionare tra le foglie di noce (Nocetto); a proposito del Cenerino, non possiamo non segnalare che lo abbiamo trovato davvero ottimo, saporito ed equilibrato. 
Ci sono, poi, anche due pecorini biologici, uno fresco e l’altro stagionato. Molto particolari i due prodotti che stanno agli opposti: il Gigante, un pecorino di 10 chili che stagiona oltre 5 mesi, ed il Cucciolo, piccolo pecorino la cui forma può stare in una mano, e che, a dispetto delle dimensioni, si è rivelato veramente una bomba nel gusto. Come detto, si possono trovare anche le caciotte e formaggi ai vari sapori; tra questi, ci ha veramente sorpreso il pecorino al tartufo, dal gusto delicato ma con chiarissima evidenziazione del tartufo sia nel gusto che nell’aroma, davvero un prodotto notevole. 
Il servizio è molto cortese, ed i prezzi secondo noi sono molto interessanti. L’unica pecca è che, trattandosi, in sostanza, di una sede secondaria, gli orari di vendita sono un po’ ridotti; infatti, il locale è aperto solo la mattina dal lunedì al venerdì, ed i turisti del weekend devono, loro malgrado, rinunciare a queste bontà.



Caseificio Spadi Enzo, punto vendita della Grotta, Viale G. Marconi n. 46, Valentano (VT), tel. 0761.420346




martedì 22 giugno 2010

Ristorante "Il Pinzale"

In genere, quando troviamo locali che propongono menù vastissimi con piatti impegnativi, storciamo un po’ la bocca e ci prepariamo a qualche delusione perché è sempre difficile combinare qualità e quantità. Potete immaginare, quindi, cosa abbiamo pensato la prima volta che abbiamo fatto visita al ristorante “il Pinzale” di Bolsena, dove, accanto ad un amplissimo e gustosissimo menù, ci è stata data anche una carta “aggiuntiva” con ulteriori otto “piatti del giorno” e, a voce, ci sono state elencate altre quattro specialità disponibili. Invece il primo pranzo è stato delizioso con un antipasto della casa veramente gigantesco e sfizioso che poteva da solo fare il pasto, composto di salumi, formaggi, frittate e persino un assaggio di cous cous.
La seconda volta eravamo certi che il ristorante sarebbe “caduto” su qualche piatto, e, invece, ancora una volta, abbiamo mangiato molto bene: ottimi tagliolini alle vongole, porcini e gamberi, saporiti ravioli agli asparagi e porcini, e, a seguire, due bistecche di tonno freschissimo cotte a regola d’arte.La terza, volta, quindi, siamo andati appositamente per scegliere perfidamente portate su cui sarebbe stato facile cadere, tipo la bistecca al cioccolato!
Ebbene, anche il terzo pranzo è stato piacevole, e la bistecca cioccolatosa (argentina e tenerissima) ottima, per cui ci siamo definitivamente arresi al fatto che al Pinzale si mangia proprio bene e senza spiacevoli sorprese.Tra le innumerevoli delizie del menù, come antipasto abbiamo provato e vi segnaliamo un originale carpaccio di baccalà con ceci tiepidi, il carpaccio di cinghiale all’arancia, il pecorino al forno con miele e nociTra i primi, oltre quelli detti, ci sono tutti quelli classici (dalle pappardelle al cinghiale agli spaghetti alle vongole) ma anche quelli un po’ più creativi (strigoli con carciofi e scampi e tagliolini con cime di rapa e pecorino di fossa), e così per i secondi, dall’astice al coregone in carrozza, fino alla tagliata all’ananas o al cioccolato e pomodoro pachino.Squisiti i dolci, buona carta dei vini (che contiene ancora qualche bottiglia della produzione di Charlotte Puri che, purtroppo, è cessata), conto adeguato e tanta cordialità nel servizio.Visto il successo del locale ed il fatto che la sera si fa anche la pizza, per gustare appieno i piatti proposti vi consigliamo di evitare le serate del weekend molto affollate, preferendo magari quelle infrasettimanali oppure il pranzo visto che il sabato il locale è aperto anche di giorno.


Menù al tavolo con prezzi:  si 


Ristorante "Il Pinzale", Via Cassia Km. 115,850, località Pinzale, Bolsena (VT), tel. 

0761.799717





giovedì 3 giugno 2010

Norcineria/Macelleria "Allevamento Neri"


Se vi siete mai chiesti, come è capitato a noi, del perché spesso si vedano molte macchine parcheggiate lungo la Cassia Nord all’altezza di una piccola casa grigia prima che inizi la salita che porta a San Lorenzo Nuovo, il motivo è che in quell’edificio c’è il punto vendita dell’Allevamento Neri dove il binomio “qualità e prezzo” ha evidentemente molto successo.
L’Azienda vende carni bovine e suine di produzione propria con una vasta gamma di specialità: vi si trovano tutti i tagli tipici della macelleria, dalle salsicce ai fegatini, dai bolliti alle bistecche con l’osso,alla coda, alla trippa, alle fettine, oltre ai prodotti preparati e pronti da cuocere come gli spiedini e gli hamburger.
Per quanto riguarda la norcineria, dal soffitto pendono decine di capocolli, lonze, guancialipancette eprosciutti, il cui aroma invade tutto il negozio. Da segnalare l’ottima idea di preparare confezioni sottovuoto di questi prodotti dal peso di circa due etti, che consente di poter assaggiare tutto senza dover essere costretti a comprare l’insaccato intero.
Non manca certamente un prodotto tipico di San Lorenzo Nuovo quale è la porchetta, ed abbiamo assaggiato anche i pezzi già conditi del maiale (tipo testina).
La macelleria è completa per cui troverete anche il pollame (da quello ruspante ai petti di pollo).
Il nostro giudizio sulla qualità della carne è stato molto buono, e ci sono parsi eccezionali il guanciale e la pancetta con cui abbiamo realizzato carbonare e amatriciane da paura.
Non possiamo, infine, mancare di segnalare l’onestà dei prezzi, probabilmente dovuta alla filiera di produzione corta, che spiega l’affollamento quasi costante del locale.





Allevamento Neri, Via Cassia km 120, San Lorenzo Nuovo (VT), tel. 0763.727130




mercoledì 12 maggio 2010

Frantoio "Azienda Agricola Cerrosughero" di Laura De Parri

Dobbiamo confessare di essere stati molto incuriositi di assaggiare l'olio dell'Azienda Cerosughero di Canino soprattutto per il fatto di vederlo sempre piazzato ai primi posti nei vari concorsi oleari sia a livello regionale che nazionale. E', in pratica, una costante da molti anni, e che ha trovato conferma anche nel 2010 dove il prodotto della campagna 2009 è arrivato primo nella Categoria DOP Canino, sezione fruttato medio, al concorso di Roma per i migliori olii del Lazio.
D'altra parte, i successi non vengono mai per caso. Infatti, le quasi 5.000 piante di ulivo dell'Azienda Cerrosughero si trovano in una posizione ideale come esposizione, come latitudine e come caratteristica del terreno (vulcanica); il frutto viene macinato nel frantoio aziendale entro 24 ore dalla raccolta che, peraltro, avviene con particolari modalità che evitano la contaminazione con il terreno e lo schiacciamento.
Con questa cura ed attenzione vengono prodotti l'Extravergine ed il D.O.P. Canino, due tipi di olio che non hanno presentato tra loro rilevanti differenze al gusto, ma dei quali abbiamo certamente apprezzato l'elevata qualità.
Le caratteristiche sono quelle tipiche del prodotto della zona: bassissima acidità, aroma fruttato, sapore molto presente, con note di amaro e retrogusto piccante.
Grandissimi i risultati ottenuti in cucina con l'ultilizzo a crudo, e non ci riferiamo solo alle bruschette, ma anche e soprattutto alle zuppe, alla pasta, ed alle verdure.
Il prezzo è in linea col mercato della zona, ma diviene convenientissimo se paragonato ai costi degli olii di questa qualità a livello nazionale.
I nostri complimenti, quindi, alla Signora De Parri.
L'Azienda Cerrosughero si trova appena fuori Canino nella omonima località, ma il punto vendita - peraltro molto carino - è nel centro del paese in Piazza Valentini, proprio davanti all'enorme albero che ombreggia il giardino centrale; qui, oltre agli olii suddetti, potrete trovare anche quelli aromatizzati al rosmarino, all'aglio ed al peperoncino.


aggiornamento dicembre 2011: il punto vendita in piazza non c'è più, per comprare l'olio bisogna raggiungere il frantoio in località Cerrosughero




Azienda Agricola Cerrosughero di Laura De Parri, punto vendita Piazza Valentini, Canino (VT), tel. 0761.438612


giovedì 29 aprile 2010

Ristorante "da Isolina"

Per chi ama la cucina tipica maremmana c’è un posto assolutamente da non perdere.
Bisogna recarsi molto vicino al confine con la Toscana e, precisamente, in località Roggi nel Comune di Canino, sulla strada che da Montalto di Castro porta a Ischia di Castro.
Superato di qualche chilometro il bivio che porta a Vulci, vi apparirà sulla sinistra un piccolo borgo con tanto di chiesa e l’insegna del ristorante “da Isolina”.
Si tratta di un classico ristorante di campagna, che non bada molto all’estetica preferendo dare lustro alla sostanza e, dobbiamo dire, ci riesce perfettamente.
La cucina di Isolina si caratterizza per la perfetta fusione fra la classicità delle pietanze e la genuinità della materia prima utilizzata; infatti, la bravissima brigata di signore in cucina lavora solo prodotti locali nel rispetto rigoroso delle ricette della tradizione maremmana.
Si parte con l’antipasto a base di crostini toscani in compagnia di salumi ed affettati, e con il particolare “trittico” di sottolii realizzato con le verdure dell’azienda e lo stupendo olio di Canino.
Chiedete, in particolare, di provare i pomodori secchi e sentirete che bontà.
tagliolini alle verdure fresche
I primi piatti sono numerosissimi ma sempre nel rispetto della tradizione e soprattutto della stagionalità: con pasta rigorosamente fatta a mano, si va dai cappellacci ai funghi porcini, ai ravioli con carciofi ed asparagi (in primavera), ai pici all’agliata, ai ravioli al ragù di capriolo, fino ai maltagliati all’anatra, ai pici alla polpa di oliva (da novembre a gennaio), alla zuppa di funghi o di ceci, alla minestra di riso e fagioli e tanti altri ancora.
Ci piace segnalare che da Isolina i funghi sono solo porcini, e ci sono tutto l’anno.
Tra i secondi, molto spazio è dedicato alla cacciagione (cinghiale in tutti i modi, capriolo in salmì) ma anche il maiale trova considerazione (stinco di maiale, maiale al forno con i porcini) fino al pollo ruspante al tegame. Non poteva mancare il “bujone” sia di cinghiale che di abbacchio.
Una menzione speciale merita la bistecca fiorentina che, oltre ad essere buonissima, viene servita nel modo più adatto (e, purtroppo, in genere poco diffuso) posizionata su di una pietra ollare preriscaldata, portata al tavolo con un carrello, e tagliata sotto i vostri occhi in modo che mentre se ne magia un pezzo nel piatto, il resto rimane caldo sulla pietra.
Speciali persino i contorni per via della qualità dei prodotti utilizzati; un semplice piatto di fagioli, la verdura dell’orto, i carciofi, accoppiati con l’olio di Canino diventano piatti da gourmet.
Il vino è quello della casa, ed è un peccato che non ci sia la carta dei vini (noi almeno non l'abbiamo vista).
Il conto è decisamente onesto e l’ospitalità cordiale e simpatica. Per noi un indiscutibile punto di riferimento della cucina tipica nella Tuscia.
Il locale è molto ampio, però nei giorni festivi è praticamente impossibile mangiare senza prenotazione.

Menu al tavolo con prezzi: no
Menu all'ingresso con prezzi: si

costata
aggiornamento di aprile 2011: due novità importanti, la prima è che ora il pane è fatto in casa con semola di grano duro, l'altra è che tra i secondi è comparsa la costata di maiale (per capirci, una sorta di fiorentina di maiale) davvero buonissima.

aggiornamento di ottobre 2011: rimosso l'unico punto debole; adesso da Isolina ci sono diversi vini buoni, tra cui abbiamo notato un Barolo di pregio, Brunello di Biondi Santi e persino il Tignanello. 


antipasto di salumi, formaggi e sottolii, e sulla destra
il Fichimori nel cestello del ghiaccio
aggiornamento di giugno 2012: ancora sorprese in una prospettiva di "avanzamento" specie nella cura della presentazione. Antipasto stupendo anche da guardare, impiattamento curato per ogni portata e lancio di vini particolari come il Fichimori di Antinori, un negroamaro leggero (12 gradi) che va bevuto a 8° come fosse un bianco, veramente interessante!















aggiornamento di settembre 2015: ricordate che nella prima recensione indicavamo il solo punto debole nella mancanza di vini di qualità? e ricordate che già nel 2011 davamo atto che erano comparsi finalmente vini di tutto rispetto? Bè, adesso guardate che pò pò di cantina hanno allestito!









Ristorante "da Isolina", località Roggi, Canino (VT), tel. 0761.437162



lunedì 19 aprile 2010

Caseificio "Azienda Agricola Monte Jugo"

Chissà perché in Italia i formaggi i capra non hanno lo stesso successo che, per esempio, sanno tributargli i francesi. Eppure il latte di capra è meno grasso di quello di mucca, ha caratteristiche che lo rendono il latte più simile a quello umano ed è adatto ad essere consumato a tutte le età senza problemi; il gusto, poi, è molto particolare ed intrigante, fresco ma allo stesso tempo vigoroso, mai banale.
Deve esserci un “blocco” mentale ad abituarsi ad un sapore così diverso dalla solita caciotta, visto che addirittura nei supermercati italiani quelli indicati come “formaggi caprini” sono fatti, in realtà, con latte vaccino.
Nella Tuscia c’è un posto dove potrete capire quali bontà si possono realizzare con il latte di capra, ed è l’Azienda Agricola Monte Jugo, situata a Viterbo lungo la Strada Commenda poco dopo il bivio sulla Cassia Nord.
L’Azienda, nota al livello nazionale per allevare capre di razza saanen, ha un piacevole punto vendita con tanto di veranda-gazebo in cui è possibile accomodarsi e, con pochi euro, farsi servire uno dei vari “menù degustazione” proposti, che prevedono, fra l’altro, anche l’intervento dell’ottimo olio aziendale.
Il formaggio di capra non si presta a lunghissime stagionature, per cui i prodotti sono freschi o mediamente stagionati; tra i primi compaiono lo yogurt (molto apprezzato), la ricotta (ottima) e le “colonne del bacucco” dalla classica forma cilindrica e dal sapore “molto” caprino. C’è poi un prodotto particolare, di dimensioni quasi “monodose”, chiamato cacioricotta e che, in effetti, è un incrocio tra la caciotta e la ricotta, con la consistenza della prima accoppiata col sapore della seconda.
Non manca, poi, lo spalmabile, venduto in barattolo, e le caciotte, compreso il Primo Sale, tutte molto gradevoli.
Passando ai prodotti che stagionano, troviamo quelli affinati in grotta, dal gusto deciso e “tipico”, particolarmente adatti allo “stacco” (per capirci, noi in Francia prendiamo formaggi di questo tipo dopo aver mangiato il noto “multipiano” di crostacei crudi, proprio per “staccare” e riequilibrare il gusto).
A proposito di “stacco”, assolutamente da non mancare è il Caprino Nobile, così chiamato per via del nome della muffa che lo ricopre. Ne esistono due versioni, la strong (colore grigio-viola) e la light (colore beige),  entrambe ottime (anche se la prima è più adatta ai veri appassionati di questo tipo di formaggi): provate a servirle dopo i secondi in un pranzo impegnativo e vedrete che successo!
Gentilezza e cordialità nel servizio, prezzi onesti. Ci sono proprio tutti gli ingredienti per un’altra piacevole tappa del gusto.


ULTIMORA DEL 25 MAGGIO 2014: il suddetto Carpino Nobile è arrivato primo in ben due categorie (miglior formaggio caprino stagionato e altri formaggi a latte crudo) nell'ambito del concorso promosso dall'azienda romana Mercati in collaborazione con le Camere di commercio di Roma e Viterbo ed Unioncamere Lazio.


Azienda Agricola Monte Jugo, Strada Martana Km. 2,200, Viterbo, tel. 0761.250610




giovedì 8 aprile 2010

Norcineria/Macelleria "Nardi"

Tra i luoghi del gusto nel Lazio di confine non poteva certo mancare un posto che è veramente “sul confine”.
Siamo a Pescia Romana, paesino che sorge proprio sulla linea di demarcazione tra Lazio e Toscana, ultimo avamposto della maremma laziale. Qui ha sede la macelleria/norcineria Nardi la cui attività risale addirittura alla fine dell’800! E’ in quel periodo, infatti, che il Sig. Nardi, originario di Norcia da famiglia di grande tradizione norcina, si trasferisce prima a Montalto di Castro e, successivamente, a Pescia Romana.
Con il tempo l’azienda ha ampliato la sua attività dalla norcineria all’allevamento e oggi ha assunto rilievo nazionale per la qualità dei propri prodotti e per essere l’unica azienda che alleva la “manzetta maremmana”; si tratta di un capo di razza maremmana pura, prevalentemente allevato allo stato brado, che viene macellato a 15 mesi e che si caratterizza per la carne tenerissima e saporita (noi la mangiamo tranquillamente “cruda” e macinata, con la sola aggiunta di un po’ di olio e sale) che oggi da più parti viene indicata come la vera antagonista della “chianina”; non a caso il famoso ristorante “da Caino” di Montemerano ha nel suo menù la “tartare” di manzetta maremmana.
D’altra parte, basta entrare nel punto vendita per rendersi conto di essere nella”boutique” della carne. Senza esagerazione, il bancone di esposizione sarà lungo non meno di 15 metri, e contiene ogni ben di dio: fettine e bistecche di diverso taglio tra cui spiccano, ovviamente, quelle di manzetta, e macelleria suina completa.
A proposito di manzetta, in estate abbiamo addirittura trovato delle bistecche già condite e pronte per il barbecue: basta solo posarle sulla griglia.
Anche il reparto norcineria fa paura: schiacciata di cinghiale, salsicce secche, di fegato e di cinghiale, prosciutto classico, pancetta, lonza, lardo di maremma, coppa, bresaola maremmana, prosciutto di cinghiale; c’è, poi, un prodotto eccezionale creato proprio dal Sig. Nardi di cui sopra, ed è la mortadella di manzetta, inserita tra i P.A.T. (Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani) dal Ministero delle politiche agricole.
Terminato il bancone, si accede in una stanza con quattro pareti di confezioni di patè, sughi, ragù di cinghiale, etc., in gran parte realizzati dalla stessa macelleria.
Insomma, un caposaldo del gusto maremmano che vanta prodotti di pregio che non si trovano altrove.
Prezzi mediamente alti, ma, è noto, la qualità si paga.


Macelleria Nardi, Strada Provinciale Il Chiarone n. 3, Pescia Romana (VT), tel. 0766.830045

martedì 30 marzo 2010

Ristorante "Il Vecchio Mulino"

Un piccolo locale nel centro di Lubriano con soli sei tavoli all’interno ed uno sulla terrazza (con vista stratosferica su Civita di Bagnoregio!) dove però si cucina alla grande.

Vista la posizione, il menù non poteva che risentire delle influenze umbro-toscane ed infatti nell’antipasto sono fissi sia i crostini toscani che la pappa al pomodoro; la portata da non perdere è, secondo noi, proprio l’antipasto della casa, dove la bravura della chef Barbara si estrinseca in tanti piccoli assaggi veramente notevoli. Spiccano, oltre le specialità suddette, i salumi di ottima qualità, la quiche, i crostini al lardo ed al pomodoro e, soprattutto, la trippa in insalata (veramente eccezionale).
Detto dell’antipasto, che più o meno resta sempre lo stesso, i primi ed i secondi, invece, variano in continuazione riservando piacevoli ed inaspettata sorprese. L’ultima volta abbiamo provato gli strangozzi al rosmarino e lardo di Colonnata che hanno strappato l’applauso per la semplicità e, al tempo stesso, la genialità dell’idea (il lardo, con il calore della pasta, si è sciolto a mò di crema profumando il tutto insieme al rosmarino). Ottimi i giudizi anche per la ribollita, fatta secondo le regole toscane.
Tra i secondi, la carne la fa da padrona: bistecca fiorentina, brasato al barolo, tagliata, coniglio, stinco di maiale al forno, tutto molto buono.
Con un po’ di fortuna, se si capita in ottobre, si può trovare un menù a base di funghi porcini freschi serviti in tutti i modi (fritti con un po’ di pangrattato, crudi in insalata, in zuppa o sulla pasta, e trifolati).
I dolci sono buoni ma, secondo noi, un po’ al di sotto del livello delle altre portate.
Notevole la carta dei vini, realizzata nel modo che noi riteniamo più logico: prima i vini locali (e ne hanno di molto buoni, da Falesco a Trappolini, a Sergio Mottura) e poi quelli importanti nazionali, tutti scelti con perizia, passione e competenza.
Il conto, infine, è onestissimo.
Davvero un bel locale che, in definitiva, ha qualcosa da dire e che lascia addosso il virus del “qui ci ritorno”!
La vicinanza con l'Autostrada A1 fa muovere molti "haficionados" specie da Roma, per cui è meglio prenotare (d'estate per il tavolo in terrazza dovrete ingaggiare una vera battaglia di tempestività).

Menù al tavolo con prezzi: si



Ristorante "Il Vecchio Mulino", Via G. Marconi n. 25, Lubriano (VT), tel. 0761.780505