domenica 14 dicembre 2014

Prodotti Tipici "Ejelo, la bottega del gojo"

“Gojo” è un termine dialettale viterbese di difficile traduzione; pronunciato in diverso modo nei vari paesi della Tuscia, sembra gli si possa attribuire il significato di “matto” o “scemo”, ma non ne siamo sicurissimi.
Siamo strasicuri, invece, del fatto che a Viterbo ci sia almeno un “gojo” tutt’altro che matto perché è proprietario di un piacevolissimo locale che si chiama, appunto, “Ejelo, la bottega del gojo” dove “Ejelo” sta per “eccolo!”.

Ed è una proposta molto interessante, anche e soprattutto in questo periodo pre-natalizio, quando per ore si va in giro per negozi ed il rischio del “languorino” si fa serio.

Il bello, infatti, di Ejelo è che non solo vi si possono acquistare prodotti di elevata qualità e rappresentativi del gusto tipico della Tuscia, ma è possibile sedersi e degustarli seduta stante.

Il locale, infatti, oltre alla zona espositiva, offre anche uno spazio in cui è possibile fare un viaggio gustativo di ottimo livello tra le migliori produzioni della zona in tema di insaccati, formaggi, olii e vini.

I taglieri di Ejelo, infatti, si commentano da soli: salami, salsiccette, capocollo, prosciutto e la mitica Susianella sono dei Fratelli Stefanoni di Viterbo (vedi nostra recensione), il “Fior di Tuscia al pepe rosa” – un formaggio fresco e cremoso – è di Chiodetti di Civita Castellana, il pecorino più stagionato ed il secondo sale sono prodotti di Radicetti di Cellere (vedi nostra recensione) l’olio con cui bruschettare è di Battaglini di Bolsena, così come anche le salse a base di funghi o peperoni piccanti spalmate sui crostini.



Il tutto accompagnato dai migliori vini della Tuscia (la lista è ben fornita), oppure dalle birre artigianali locali, e, per finire, si chiude in dolcezza con ciambelline alla cannella ed all’anice, i classici tozzetti, oppure assaggi di “nocchiella” (una crema dolce a base di pistacchi e nocciole) o la famosa “nellina”, una sorta di nutella della Tuscia (e secondo noi migliore perché fatta con uso di olio e non di burro). Il prezzo del percorso degustativo si è rivelato onesto.

Tutto quello che si mangia può, come detto, essere anche acquistato, insieme a tantissimi altri prodotti, tutti di notevole qualità: dall’olio di Elena De Parri di Canino (più noto come Cerrosughero – vedi nostra recensione), ai vini della Tenuta La Pazzaglia di Castiglione in Teverina, ai vini di Montefiascone, ai vari tipi di pasta (al farro, al grano Senatore Cappelli, etc.), ai patè a base di verdure, alle confetture dolci, ai vari tipi di miele, etc.

Da segnalare, infine, l’estrema cortesia e la competenza del personale. 



"Ejelo, la bottega del gojo", Via Annio n. 4/6, Viterbo, tel. 0761.220873