Anni fa, mentre
la crisi economica la faceva da padrona, segnalammo qualche opportunità per far
fronte alla spending review familiare,
indicando posti in cui si poteva mangiare bene spendendo cifre più vicine
all’epoca della lira che a quella dell’euro.
Da quei tempi
la crisi non ha mollato la presa, anzi forse l’ha accentuata, per cui riteniamo
ancora utile proseguire in questo tipo di indicazioni.
E questa volta
la nostra scelta è l’Hostaria Lo Spito di Viterbo, un piccolo locale nel centro
cittadino che si caratterizza per una buona qualità delle proposte a prezzi
veramente di altri tempi.
Inutile dire
che questo binomio ha già garantito un notevole successo al locale, in vetta
alle classifiche di gradimento dei viterbesi.
Come è ormai
prassi per questo tipo di locali, a pranzo si mangia con menù fisso e scelta
limitata ad un paio di proposte per pietanza; però la particolarità de Lo Spito
è che queste proposte variano di giorno in giorno (invogliando, quindi, a
tornare) e costano appena 10 euro! Più precisamente, per questa cifra si mangia
un primo, un secondo con contorno, acqua, un calice di vino e caffè; con 2 euro
in più ci scappa pure il dolce.
Ed a differenza di altri casi, qui i primi sono
espressi e più che accattivanti per una semplice pausa pranzo (ad es.: fusilli
ai quattro formaggi, spaghetti pomodoro e basilico oppure alla puttanesca,
penne alle melanzane), ma anche i secondi si fanno notare (entrecote alla
griglia, fesa di tacchino, fettina al radicchio, coscia di pollo con patate, e
così via a variare continuamente). Insomma, piatti normali ma gustosi.
La sera,
invece, entra in gioco il menù completo alla carta che, sempre a prezzi
contenuti, regala piacevoli sorprese: è il caso, tra gli antipasti, del
carpaccio affumicato e porcini, oppure delle bruschette alla cacciagione; tra i
primi, oltre ai classici lombrichelli all’amatriciana od ai paccheri cacio e
pepe, interessanti gli gnocchetti di patate con zucchine, tartufo e granella di
pistacchio e soprattutto gli originali pizzoccheri con cime di rapa, guanciale
e fusa di pecorino.
Per i secondi
la brace la fa da padrona: nove tipi di tagliata (tra cui spicca quella al
lardo e riduzione di vino rosso), ma anche fiorentina e costata, sette proposte
di filetti e persino il galletto amburghese.
Degna di
menzione, poi, la sezione dedicata a quel prodotto semplice ma eccezionale che
è l’uovo, con omelette oppure occhio di bue in varie tipologie compreso il
matrimonio perfetto con il tartufo.
Dolci classici
ma anche qualche spunto innovativo (semifreddo alla Nutella oppure mousse di
ricotta e cannella con biscotto al miele), e gran chiusura con il conto che
dona l’ultima piacevolezza.
Menù al tavolo con prezzi: si
Hostaria Lo Spito, Via San Leonardo n. 63, Viterbo, tel. 0761.227257
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