“Gojo” è un termine dialettale
viterbese di difficile traduzione; pronunciato in diverso modo nei vari paesi
della Tuscia, sembra gli si possa attribuire il significato di “matto” o
“scemo”, ma non ne siamo sicurissimi.
Siamo strasicuri, invece, del
fatto che a Viterbo ci sia almeno un “gojo” tutt’altro che matto perché è
proprietario di un piacevolissimo locale che si chiama, appunto, “Ejelo, la
bottega del gojo” dove “Ejelo” sta per “eccolo!”.
Ed è una proposta molto
interessante, anche e soprattutto in questo periodo pre-natalizio, quando per
ore si va in giro per negozi ed il rischio del “languorino” si fa serio.
Il bello, infatti, di Ejelo è che
non solo vi si possono acquistare prodotti di elevata qualità e rappresentativi
del gusto tipico della Tuscia, ma è possibile sedersi e degustarli seduta
stante.
Il locale, infatti, oltre alla
zona espositiva, offre anche uno spazio in cui è possibile fare un viaggio gustativo
di ottimo livello tra le migliori produzioni della zona in tema di insaccati, formaggi,
olii e vini.
I taglieri di Ejelo, infatti, si
commentano da soli: salami, salsiccette, capocollo, prosciutto e la mitica Susianella
sono dei Fratelli Stefanoni di Viterbo (vedi nostra recensione), il “Fior di
Tuscia al pepe rosa” – un formaggio fresco e cremoso – è di Chiodetti di Civita
Castellana, il pecorino più stagionato ed il secondo sale sono prodotti di
Radicetti di Cellere (vedi nostra recensione) l’olio con cui bruschettare è di
Battaglini di Bolsena, così come anche le salse a base di funghi o peperoni
piccanti spalmate sui crostini.
Il tutto accompagnato dai
migliori vini della Tuscia (la lista è ben fornita), oppure dalle birre
artigianali locali, e, per finire, si chiude in dolcezza con ciambelline alla
cannella ed all’anice, i classici tozzetti, oppure assaggi di “nocchiella” (una
crema dolce a base di pistacchi e nocciole) o la famosa “nellina”, una sorta di
nutella della Tuscia (e secondo noi migliore perché fatta con uso di olio e non
di burro). Il prezzo del percorso degustativo si è rivelato onesto.
Tutto quello che si mangia può,
come detto, essere anche acquistato, insieme a tantissimi altri prodotti, tutti
di notevole qualità: dall’olio di Elena De Parri di Canino (più noto come
Cerrosughero – vedi nostra recensione), ai vini della Tenuta La Pazzaglia di Castiglione
in Teverina, ai vini di Montefiascone, ai vari tipi di pasta (al farro, al grano
Senatore Cappelli, etc.), ai patè a base di verdure, alle confetture dolci, ai vari
tipi di miele, etc.
Da segnalare, infine, l’estrema
cortesia e la competenza del personale.
"Ejelo, la bottega del gojo", Via Annio n. 4/6, Viterbo, tel. 0761.220873