Era il 1950 e nella aperta campagna tra Acquapendente e Castel Giorgio, proprio sul confine tra Lazio ed Umbria, La Capannaccia era già una piccola osteria che offriva ristoro sotto il pergolato ai viandanti che volevano dissetarsi o acquistare generi alimentari o anche solo fermarsi a riposare o giocare una partita a carte.
Oggi La Capannaccia, dopo un periodo di flessione,grazie a Ciccio rivive gli antichi fasti, anzi si è arricchita moltissimo diventando un vero punto di riferimento per chi vuole gustare piatti della tradizione in un ambiente tipicamente di campagna con uno spazio all’aperto molto gradevole.Ciccio è un vero personaggio, gira fra i tavoli, spiega tutte le pietanze e fa sentire tutti a casa fra battute ed utili consigli.
Il suo menù è accattivante ed ampio.
Molti i primi interessanti, tra cui i “Pici alla Ciccio” (con funghi, salsiccia, baffo e finocchietto selvatico), le pappardelle al cinghiale, i tagliolini al tartufo fresco o all’ortica, e particolarità come la carbonara al tartufo, con anche proposte fuori menù come i rigatoni alla pajata a tradire l’origine romana di Ciccio.
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Pici alla Ciccio |
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rigatoni con la pajata |
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coniglio fritto |
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faraona alle prugne |
Dolci della casa e prezzi onesti, tanta simpatia e tanta campagna da godere.
Bravo Ciccio!
Trattoria “Ciccio a La Capannaccia”, predio Santa Maria, Acquapendente (VT), tel. 3478793568