domenica 25 gennaio 2015

Prosciuttificio / Norcineria Coccia

Nazareno Coccia imparò l’arte del norcino nella sua Umbria nei primi del 900, in un paesino vicino Norcia, e trasmise la sua conoscenza al figlio Sesto il quale, appena ventenne, si trasferì a Viterbo per aprire una piccola norcineria nel centro storico.

Quel piccolo negozio, anche grazie alla sapiente attività delle tre figlie di Sesto, è ora una grande realtà aziendale che abbina l’efficienza imprenditoriale con il rispetto della tradizione e della qualità artigianale.

Basta entrare nel punto vendita per rimanere colpiti dalla quantità e varietà dei prodotti esposti che fanno comprendere da subito che si è di fronte all’ennesima eccellenza del gusto della Tuscia.

Al centro della sala piccole muraglie di prosciutti, guanciali, insaccati vari, salsicce, etc. su di un lato i prodotti sottovuoto, al centro un bancone lunghissimo con l’esposizione del prodotto fresco.




Insomma, roba da far girare la testa, ma proviamo comunque a ricordare tutto ciò che abbiamo visto.

Ovviamente, il prodotto di punta dell’azienda è il prosciutto, fatto rigorosamente con le migliori carni nazionali, salato a mano e stagionato in loco, e proposto in diverse versioni: quello senza osso taglio Coccia, il Gran Riserva (stagionato per oltre 12 mesi), la spalla stagionata tradizione norcina, o il prosciutto con osso Antica Tradizione (stagionatura minima 10 mesi).

Ma non meno sorprendenti gli altri prodotti che il maiale regala: 

quali pancetta (in vendita anche porchettata) e guanciale, e soprattutto l’amplissima varietà di salumi: dai classici (ungherese, corallina, ventricina, finocchiona) fino ai prodotti più ricercati e particolari (ciauscolo viterbese, schiacciatine aquilane, salame bindone, salamini a punta di coltello con peperoncini e finocchio), fino ad arrivare alla mitica Susianella, presidio slow food, che, secondo noi, come abbiamo avuto modo di scrivere più volte, è il salame più buono d’Italia.

Continuando in questo ubriacante tour del gusto, ci si imbatte, poi, nel capocollo e nel lombetto (entrambi incartati a mano) e soprattutto nel Filetto agli aromi, salame realizzato con la parte più nobile e leggermente aromatizzato. Trionfano poi i cotti: coppa di testa, arista cotta al vapore, zampone, cotechino, salame cotto, mortadella pura o farcita con peperoni e olive.

Se non siete svenuti prima, ci sarebbe anche da esaminare il bancone del fresco (braciole, salsicce, lombate, bistecche di collo, etc.),

e, come se non bastasse, c’è anche l’angolo dei prodotti tipici (dalle nocciole cimine al farro di Onano, marmellate e vari tipi di pasta e di farine) fino a giungere persino ai formaggi dell’Azienda Chiodetti.



Di tutto e di più, quindi, quasi fosse una succursale di Eataly.

Da ultimo ci piace segnalare che tutto questo ben di Dio può essere gustato anche dai ciliaci, essendo la maggior parte dei prodotti priva di glutine.



Prosciuttificio Coccia, Via Lega dei Dodici Popoli 7d, Viterbo, tel. 0761.250879