domenica 1 dicembre 2013

Osteria "Mamma Pappa"

La nostra proposta natalizia di quest’anno vi porterà a Montefiascone. Si, forse in inverno non è proprio il posto più accogliente, visto che, dall’alto dei suoi oltre 600 metri sul livello del mare, è uno dei posti più esposti al freddo della Tuscia, però tante volte il calore può venire dalle piacevolezze del gusto che, per esempio, l’osteria Mamma Pappa sa offrire.

Stiamo parlando di un locale apprezzato dagli appassionati dei prodotti di nicchia, di prima scelta e di altissima qualità che è la vera caratteristica del successo di questa osteria.

Va detto che, contrariamente all’estate, dove si può mangiare in un fantastico spazio all’aperto nel bellissimo e centrale largo Plebiscito, in inverno i posti a disposizione sono pochi (non più di venti), per cui la prenotazione diviene praticamente indispensabile.

Tra le varie chicche che caratterizzano il menù del Mamma Pappa c’è qualcosa di simile alla pizza, ma in realtà molto diversa nella sostanza: la focaccia etrusca, riproposizione moderna di un piatto tipico delle popolazioni etrusche che già conoscevano e usavano la farina di farro. E’ fatta, appunto, con farina di farro macinata a pietra ed è condita in svariati e gustosi modi (ragù di chianina e mozzarella, erbe di campo pomodori secchi e primo sale, salsiccia e cavolfiore, trippa, etc.); molto buona, leggera e saporita.
Passando ai primi, sugli scudi va certamente la “carbonara selvaggia”, un piatto di loro creazione fatto con lombrichelli acqua e farina accompagnati da uova biologiche, pecorino e salsicce sgrassate e cotte nel vino rosso: dire che è una delizia è riduttivo.

Ma anche gli altri primi sono di assoluto livello, come le orecchiette con cavolfiore pancetta e pomodorino, le pappardelle al farro con ragù di chianina, i tagliolini cacio pepe e ricotta, i lombrichelli alla amatriciana con pancetta di cinta senese; ci sono poi anche proposte di zuppe (ceci e castagne, funghi e patate, acquacotta, etc.).

Originali i piatti a base di patate “fiorone”, tipiche del viterbese, fatte al forno con i funghi cardoncelli (gli unici con tossicità pari a zero), oppure proposte al forno con la buccia e finocchietto selvatico; non mancano ricette di altri tempi, come il pollo antico alla viterbese con castagne.

funghi cardoncelli con patate fiorone
Insomma, avrete capito che non troverete piatti banali, ma proposte originali e di alta qualità pur nella semplicità rispettosa della tradizione e della tipicità.
Sui dolci si può fare certamente meglio, ma in compenso c’è una grande cura per le proposte dei migliori vini locali e biologici.
Prezzo adeguato e molta cordialità specie da parte del titolare che, con passione, introduce e spiega ai suoi ospiti le proposte del menù (e la qualità dei prodotti).
Luogo da non mancare per gli appassionati enogastronomi, specie in occasione delle serate a tema frequentemente organizzate.





Osteria Mamma Pappa, Largo Plebiscito 4, Montefiascone (VT), 0761.826759


mercoledì 30 ottobre 2013

Ristorante Baita La Faggeta

L’autunno è alle porte e si fa viva la voglia di degustare funghi, tartufi, castagne e buon vino; ma anche di godere dei paesaggi e dei luoghi che in questo periodo si ammantano dei tipici colori tra il giallo ed il ruggine. 
E noi abbiamo una proposta per saziare i vostri desideri: a mille metri di altitudine, circondata dalla faggeta di Soriano nel Cimino, la più grande del centro Italia, vi aspetta il ristorante Baita La Faggeta dove il menù in questo periodo è incentrato sui tesori culinari dell’autunno. 


Magari per stimolare l’appetito, ma anche per bearsi della bellezza naturale del posto, vi consigliamo di fare prima una escursione attraverso la faggeta fino a raggiungere la vetta del Monte Cimino (tranquilli, in 20 minuti siete su).

Lo scenario è mozzafiato, sembra di stare su un altro pianeta vista l’atmosfera rarefatta di questa foresta fatta di alberi altissimi e quasi nudi fino alla loro sommità.
Terminato il giro, sarete pronti per entrare nella baita che anche nell’aspetto ricorda un po’ gli chalet di montagna ed è circondata da un bel giardino dove in estate è piacevole mangiare.
Il menù in questo periodo è studiato per esaltare i sapori di stagione: muovendo dagli antipasti (prosciutto di cinghiale, sfilacci di cavallo, tortino di patate e funghi), si arriva ai primi a base di gnocchi (alla ricotta e spinaci su letto di fonduta di formaggi d.o.p. e zucca, al ferro con pomodorini datterini e guanciale), ai raviolacci di castagne su fonduta di formaggi d.o.p., alle fettucine ai porcini, fino alle zuppe di ceci e di funghi.
Tra i secondi, ottime le polpette di chianina tartufate ai porcini, lo stracotto di vitella su letto di polenta tartufata e funghi, il cinghiale, il capriolo, oltre alle classiche carni alla brace che vengono servite su pietra ollare.
Deliziosi anche i dolci, con varie proposte di torte e creme, più che sufficiente la carta dei vini.
Una particolare segnalazione merita l’efficienza e la professionalità del servizio in sala, ben accoppiate con la gentilezza.
Il prezzo è un po’ sopra la media della Tuscia, ma più che giustificato. 



Ristorante Baita La Faggeta, Località Faggeta, Soriano nel Cimino (VT), 0761.747120 
(nei mesi di gennaio febbraio e marzo aperti solo nel weekend)



martedì 10 settembre 2013

Trattoria "I Tullipani"

Tuscania è una bellissima città, purtroppo assolutamente, o quasi, sconosciuta alla maggior parte degli italiani, che regala scenari talmente belli e mozzafiato che l’hanno fatta scegliere come location per svariati famosi film.

Tra i luoghi più suggestivi che questa cittadina regala c’è senza dubbio Largo della Pace che, specie di sera, sembra avvolto in una atmosfera surreale, lontano dai rumori e circondato da scorci medievali di chiese e antichi palazzi e, in uno di questi, ha sede la famosissima scuola di cucina Boscolo Etoile Accademy. Proprio davanti a questo tempio della cucina, come se ci fosse un filo conduttore a tema, ha recentemente aperto i battenti la Trattoria “I Tullipani” che si intona perfettamente con l’ambiente e l’atmosfera che abbiamo cercato di descrivere.

Nelle serate della bella stagione, infatti, questa trattoria offre uno spazio all’aperto particolarmente accattivante, tra stuoine di canne, veli bianchi e lumi di candela, con tavoli e sedie di legno chiaro, in perfetto stile “country-chic”. 

L’offerta culinaria è per lo più di tipo tradizionale e la creatività, più che nel tipo di pietanza, sta nella elaborazione e nella presentazione delle proposte; il menù si caratterizza per piatti sia di carne che di pesce, con scelta facilitata per essere tutti riportati in una pergamena rigorosamente suddivisi a seconda del percorso che si vuole intraprendere.

Quale che sia la scelta, l’inizio è sempre affidato agli antipasti classici per arrivare a stuzzicanti proposte tra i primi come, ad esempio, la calamarata alla norma, gli gnocchi alla sorrentina o al ragù bianco, per il menù di terra, o gli spaghetti vongole e bottarga, le fettuccine allo scoglio o i ravioli di spigola agli asparagi, per quello di mare.

La cottura alla brace è l’elemento dominante per i secondi, e se la cosa è prevedibile per i piatti di carne proposti (tagliate, fiorentine, agnello, etc.), diventa una vera sorpresa per il menù di mare, dove, accanto alla classica grigliata mista, all’orata e alla spigola, sulla brace trovano posto anche la tagliata di tonno (buonissima!), il baccalà ed i calamari. Niente contorni perché ogni pietanza ha già nel piatto i propri, un po’ alla moda francese (una sola eccezione: le mitiche patate fritte, sottili e croccanti).

In alternativa, tante volte qualcuno fosse a dieta, ci sono delle fantasiose insalate che fungono da piatto unico, come quella esotica con tartare di tonno, o quella con farro pachino e gamberetti, o verza pinoli e baccalà.

Buona anche la proposta dei dessert, non manca la carta dei vini, ed il prezzo è onesto. Se si aggiunge la simpatia dei giovani proprietari si comprende perché, ad un paio mesi dalla sua apertura, il locale è già di successo.



Menù al tavolo con prezzi: si


Trattoria "I Tullipani", Largo della Pace n. 10, Tuscania (VT), tel. 0761.436462
  



martedì 23 luglio 2013

Trattoria La Lanterna

Una bella sera d’estate, un po’ di traffico sulla Cassia affollata dal rientro dei romani, ed un certo appetito che spinge a cercare qualche buon posto per mangiare.
Ecco come abbiamo piacevolmente scoperto la trattoria La Lanterna di Vetralla.


Un piccolo locale (una ventina di coperti) nel tipico stile della zona che propone due percorsi gustativi, uno di mare e l’altro di terra, oltre a specialità che si possono degustare su prenotazione (tipo l’aragosta, la pezzata, la coda alla vaccinara, etc.).
Affidato il servizio in sala al simpatico, giovanissimo e preparato Gabriele, la trattoria si caratterizza per una cucina espressa tipica della gestione familiare; pochi piatti nel menù, quindi, ma qualità garantita anche e soprattutto grazie ai prodotti a km 0 utilizzati.

Seguendo il percorso marino, non si può tralasciare l’ottimo sautè di cozze e vongole servito con del pane tostato fantastico raccoglitore del brodetto, così come degna di nota è l’amatriciana di mare e la pasta fatta in casa (lanternine) con i frutti del mediterraneo; tra i secondi interessanti i gamberoni e la grigliata di pesce, tutto freschissimo per via degli arrivi quotidiani.

Il menù di terra propone i classici piatti misti di salumi o formaggi della zona, primi come le penne alla pajata, la tagliata con abbinamenti a piacere ed il piatto che nella Tuscia non può mai mancare: spezzatino di cinghiale con le spezie dell’orto, davvero ottimo.
spezzatino di cinghiale

Una nota di merito va, infine, ai dessert fatti in casa, tra cui spicca la trilogia di panna cotta, praticamente un trittico servito con abbinamenti molto particolari (peperoncino e cioccolato, caramello e cannella, e finocchietto e liquerizia), l’estivo tiramisù di pesche, il tortino con il cuore caldo di cioccolato,la crostata di ricotta e cioccolato e la superlativa ed indimenticabile “crema di nonno Orazio”, una crema tiepida con sentori di limone fatta secondo l’antica ricetta di famiglia.
tortino al cioccolato



Ad accompagnare il conto (onesto) vengono offerti liquori casalinghi dai sapori molto particolari aromatizzati al fungo porcino, al tartufo, all’anice stellato e alle erbe dell’orto.

E così si può ripartire felici e contenti… e satolli.


menù al tavolo con prezzi: si




Trattoria La Lanterna, Via Roma n. 26, Vetralla (VT), tel. 0761.477596



lunedì 17 giugno 2013

Caseificio Azienda Agricola Fratelli Pira

Segnaliamo questa volta una iniziativa recentissima (l’inaugurazione c’è stata circa un mese fa) ma che attinge al passato da ben quattro generazioni di allevatori.
Stiamo parlando della famiglia Pira, insediatasi dalla Sardegna nella Tuscia nei primi anni ’50, e che col tempo è diventata proprietaria della bellissima azienda sita nell’immenso territorio di Ischia di Castro.

Qui le molteplici attività che vengono svolte regalano quello che possiamo considerare certamente un piccolo grande gioiello della zona: formaggio a latte crudo di alta qualità arricchito dai profumi del territorio e esaltato dalla bravura dei casari.
Ma andiamo con ordine: prima di tutto arrivarci. Prendete la strada Doganella che da Montalto di Castro porta a Ischia di Castro, superato il ristorante Isolina (che nel suo menù ha ora i formaggi dei Fratelli Pira!) all’incrocio girare a sinistra e dopo aver superato l’agriturismo Pietrafitta voltare al successivo incrocio a destra seguendo l’indicazione per il caseificio e mantenendo rigorosamente la sinistra. 

Una volta giunti nell’azienda resterete certamente colpiti dal cartello che vi indicherà tutto quello che potrete visitare:
dalla sala mungitura, al piccolo zoo agricolo (ideale per una gita con i bambini visto che ospita oltre che pecore e capre anche asini, maiali, galline, oche, conigli, papere, etc.) fino a giungere alla zona forse più desiderata, la sala degustazione.
In un locale che può ospitare almeno 200 persone, la sapiente guida di Gianni e Tonino vi inizierà ad un percorso gustativo che parte dal formaggio più fresco per arrivare a quelli più stagionati ma che hanno mantenuto incredibilmente una struttura morbida oltre che profumatissima, il tutto tra vino, pane carasau e, dulcis in fundo, uno squisito mirto della casa.
Darvi un’idea di quello che è possibile assaggiare ed acquistare è cosa molto complicata perché la varietà della produzione è vastissima. 

Proviamo solo ad elencare quello che abbiamo ritrovato nei nostri appunti: tra i freschissimi si parte dalla ricotta, per passare ad una giuncata (o cagliata per altri) dal sapore veramente unico, e che peraltro viene prodotta anche con aromi vari, per passare al primo sale ed alle caciotte, tra cui spicca l’Hercle (dalla divinità protettrice dei pastori) anche nella versione stagionata sotto il rosmarino,
e così via con tantissime altre varietà, qualcuna anche frutto degli esperimenti e della creatività di Tonino, fino a giungere al pregiatissimo ed apprezzatissimo “Gran Ducato di Castro”, un formaggio di stagionatura superiore all’anno ma dal cuore morbidissimo che richiama le più profumate e saporite tome piemontesi.
Da non dimenticare, poi, i caprini, tra cui spicca un fantastico “Poggio Conte” semistagionato.
Comunque ribadiamo che è veramente difficile dare un’idea di ciò che si può degustare dai Fratelli Pira; non resta che programmare una visita, imprescindibile se si è appassionati di formaggio perché questo, crediamo, diventerà un punto di riferimento per la maremma laziale in ragione della qualità eccelsa e, non ultimo, anche per una onesta politica dei prezzi.



Caseificio Azienda Agricola F.lli Pira, Loc. Le Chiuse, Ischia di Castro (VT) - cell. Tonino 3286373125 




venerdì 26 aprile 2013

Allevamento San Bartolomeo


Anche la cosiddetta “carne bianca” può essere pregiata e toccare livelli di eccellenza. E’ il risultato raggiunto dall’Allevamento San Bartolomeo di Vetralla, che alleva polli, tacchini, galline e conigli di alta qualità.
Abbiamo detto Vetralla, ma, in realtà, stiamo parlando di una azienda “diffusa” in quanto i vari allevamenti sono disseminati in poderi soprattutto tra Vetralla e Tuscania e il punto vendita è a Viterbo.
La particolarità più rilevante di questa azienda è che gli animali vengono allevati in totale libertà; polli, galline e tacchini (ma anche i conigli), vivono nella campagne, sui prati, sotto gli ulivi, liberi di muoversi in spazi enormi (si parla di appena mille esemplari per ogni ettaro!), e di mangiare erba e insetti oppure i mangimi naturali coltivati dall’azienda stessa.


Gli animali crescono lentamente, secondo cicli naturali e senza alcuna forzatura, e sono allevati per periodi più lunghi non solo di quelli della produzione ordinaria, ma addirittura di quelli previsti per gli animali certificati biologici (120 giorni contro 50 giorni).
Un piccolo capolavoro che sta avendo sempre più successo anche su scala nazionale rifornendo ristoranti e gastronomie di qualità, e che porta numeri di tutto rilievo e molto significativi, come il fatto che l’azienda ad oggi ha quasi 40 dipendenti.


Per comprare questi eccezionali prodotti (vi basti sapere che la qualità consente addirittura di mangiare la pelle del pollo, una delle prelibatezza in genere proibite per la salute) è stato attrezzato uno spaccio aziendale aperto il giovedì venerdì e sabato con orario no stop sulla Teverina, a pochi minuti dal centro di Viterbo.





 Lì è possibile acquistare le buonissime carni in svariati tagli e preparazioni, ma anche altri prodotti aziendali come le uova, l’olio biologico (proveniente dall’uliveto nella vicina Marta), sughi, condimenti e sottolii, nonché pasta all’uovo e altri prodotti tipici.








Prezzi leggermente superiori ai prodotti della grande distribuzione, ma noi aggiungiamo “e ci mancherebbe!”. La qualità dei cibi e la salute che ne deriva meritano senz’altro qualche centesimo in più.





Allevamento San Bartolomeo, punto vendita S.P. Teverina Km. 7,200, Viterbo, (solo giovedì venerdì e sabato) tel. 0761.251782 – 0761.354438




domenica 3 marzo 2013

Caseificio Azienda Agricola Delrio


C’è un monte che guarda le placide acque del lago di Bolsena dall’alto dei suoi 630 metri: si chiama Monterado ed è circondato da un’oasi naturale in cui, per fortuna, dell’uomo c’è veramente poco.
In questo luogo paradisiaco pascolano le pecore dell’Azienda Agricola Delrio godendosi l’erba fresca e saporita dei prati incontaminati (sia pure con qualche rischio, visto che in zona è tornato il lupo!).
Il risultato di questa naturalità è apprezzabile interamente nei formaggi che il caseificio aziendale produce. Per arrivarci bisogna fare la Umbro Casentinese (che collega Montefiascone a Orvieto) e girare al bivio per Bagnoregio, e poi svoltare a sinistra dopo circa 200 metri (c’è il cartello).
Qui Gianluca, uno di quei giovani decisi a restare attaccati alla terra ed alla tradizione familiare, porta avanti questo progetto in cui si fondono mirabilmente tradizione e modernità.
Seguendo, infatti, il know how tipico di una famiglia di origini sarde, Gianluca crea un formaggio pecorino d’altri tempi, completamente naturale (persino la parte esterna si può mangiare perché non è trattata con nulla) e senza tanti fronzoli (banditi gli spalmabili, quelli aromatizzati e cose simili); da lui troverete solo il pecorino classico nelle versioni fresco, mediamente stagionato (4 mesi) e stagionato (da 18 mesi in su), oltre ad una ricotta semplicemente divina. 
Le tre versioni ci hanno veramente colpito, in particolare lo stagionato ha regalato sapori unici e intensi, pur senza quella forza che spesso nel pecorino può sembrare eccessiva.
In via del tutto eccezionale, e solo su ordinazione, Gianluca prepara anche una versione al tartufo, ma anche qui esprime la sua maniacale ricerca della qualità, utilizzando solo il tartufo di una ditta che lo lavora in modo impeccabile.
Insomma, una vera chicca dell’Alta Tuscia per palati esigenti, oltre tutto a prezzi molto interessanti.
Se non volete raggiungere il caseificio, tenete d’occhio i mercati della zona perché l’Azienda Delrio vende in ben 14 di questi e in varie manifestazioni del marchio Tuscia Viterbese cui Gianluca ha orgogliosamente aderito.


Caseificio Azienda Agricola Delrio, Località Monterado, Bagnoregio (VT), tel. 3396407598