Nazareno
Coccia imparò l’arte del norcino nella sua Umbria nei primi del 900, in un
paesino vicino Norcia, e trasmise la sua conoscenza al figlio Sesto il quale,
appena ventenne, si trasferì a Viterbo per aprire una piccola norcineria nel
centro storico.
Quel
piccolo negozio, anche grazie alla sapiente attività delle tre figlie di Sesto,
è ora una grande realtà aziendale che abbina l’efficienza imprenditoriale con
il rispetto della tradizione e della qualità artigianale.
Basta
entrare nel punto vendita per rimanere colpiti dalla quantità e varietà dei
prodotti esposti che fanno comprendere da subito che si è di fronte
all’ennesima eccellenza del gusto della Tuscia.
Al centro della sala piccole
muraglie di prosciutti, guanciali, insaccati vari, salsicce, etc. su di un lato
i prodotti sottovuoto, al centro un bancone lunghissimo con l’esposizione del
prodotto fresco.
Insomma,
roba da far girare la testa, ma proviamo comunque a ricordare tutto ciò che
abbiamo visto.
Ovviamente,
il prodotto di punta dell’azienda è il prosciutto, fatto rigorosamente con le
migliori carni nazionali, salato a mano e stagionato in loco, e proposto in
diverse versioni: quello senza osso taglio Coccia, il Gran Riserva (stagionato
per oltre 12 mesi), la spalla stagionata tradizione norcina, o il prosciutto
con osso Antica Tradizione (stagionatura minima 10 mesi).
Ma non
meno sorprendenti gli altri prodotti che il maiale regala:
quali
pancetta (in vendita anche porchettata) e guanciale, e soprattutto l’amplissima
varietà di salumi: dai classici (ungherese, corallina, ventricina, finocchiona)
fino ai prodotti più ricercati e particolari (ciauscolo viterbese,
schiacciatine aquilane, salame bindone, salamini a punta di coltello con
peperoncini e finocchio), fino ad arrivare alla mitica Susianella, presidio
slow food, che, secondo noi, come abbiamo avuto modo di scrivere più volte, è
il salame più buono d’Italia.
Continuando
in questo ubriacante tour del gusto, ci si imbatte, poi, nel capocollo e nel
lombetto (entrambi incartati a mano) e soprattutto nel Filetto agli aromi,
salame realizzato con la parte più nobile e leggermente aromatizzato. Trionfano
poi i cotti: coppa di testa, arista cotta al vapore, zampone, cotechino, salame
cotto, mortadella pura o farcita con peperoni e olive.
Se non
siete svenuti prima, ci sarebbe anche da esaminare il bancone del fresco
(braciole, salsicce, lombate, bistecche di collo, etc.),
e, come se non
bastasse, c’è anche l’angolo dei prodotti tipici (dalle nocciole cimine al
farro di Onano, marmellate e vari tipi di pasta e di farine) fino a giungere
persino ai formaggi dell’Azienda Chiodetti.
Di tutto e di più, quindi, quasi fosse una succursale di Eataly.
Da
ultimo ci piace segnalare che tutto questo ben di Dio può essere gustato anche
dai ciliaci, essendo la maggior parte dei prodotti priva di glutine.
Prosciuttificio Coccia, Via Lega dei Dodici Popoli 7d, Viterbo, tel. 0761.250879
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